sabato 28 aprile 2012

INVESTIRE OGGI

Ai tempi nostri investitura viene usato per indicare il passaggio di consegne da un personaggio molto rilevante (dal campo politico a quello economico), che per motivi di età consegna il potere nelle mani del suo successore.
Connesso con investitura è investire, che nel Medioevo significava insignire qualcuno di un feudo, di un beneficio, di un titolo e simili, oggi porre ufficialmente qualcuno nella condizione di esercitare un ufficio o una carica: investire un giudice dei pieni poteri.
Da questo significato deriva per investire anche quello economico di impiegare un capitale in qualcosa: è come se l’investitore ufficialmente ponesse il capitale, affidandolo ad un altro, nella condizione di produrre un profitto (almeno nelle intenzioni!); lo stesso, naturalmente, per il sostantivo correlato:investimento.



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Ma investire significa anche assalire qualcuno con gesti o parole minacciose (investirono l’arbitro di insulti) o urtare violentemente qualcosa o qualcuno: non credo che alla base di questi due concetti (e del sostantivo correlato col secondo: investimento) sia il medioevale tocco (per quanto energico) della veste, ma piuttosto il significato militare di attaccare (avvolgendo il nemico da ogni parte, come fa una veste) che il latino medioevale investìre aveva accanto all’altro di attribuire un beneficio feudale.
Comunque, è fuori discussione che investire è dal latino investìre=coprire, adornare, composto da in=su+vestìre=vestire, da vestis=veste.



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