Sviluppo urbano, quanto conta investire nella cultura
INVESTIRE IN CULTURA
di FERDINANDO ONORATO - “Investire nella cultura e nel turismo evitando sprechi, per vincere la crisi e creare nuove occasioni di sviluppo e di occupazione”.
L’attuale crisi economica rende urgente una forte alleanza tra le istituzioni e gli operatori del settore per la definizione di una strategia e di un piano di iniziative unitario, sul quale far confluire le diverse proposte.
Sembra urgente, dunque, uscire dalla crisi razionalizzando la gestione, favorendo sinergie tra i diversi attori, eliminando sprechi e, soprattutto, ottimizzando i fondi drasticamente ridotti.
La cultura deve costituire un importante volano per far fonte alle conseguenze del difficile ciclo economico.
Occorre, pertanto, un’alleanza strategica tra le istituzioni, gli operatori e gli attori nel settore della cultura e del turismo per definire un piano, da discutere con Governo e Parlamento, che si concentri su obiettivi prioritari raggiungibili attraverso la convergenza delle energie e delle proposte.
Nel 2008 la media europea del calo del turismo è stata di circa il 14% con punte eccezionali del 20%, che si sono registrate a Londra e Parigi.
Più positiva la situazione in Italia, dove la media nazionale è stata del 12%, contro la media registrata a Roma del 5%.
Un segno importante dell’offerta, valorizzazione e gestione del patrimonio e delle attività culturali nel nostro Paese.
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